Il tartufo bianchetto, il Marzuolo o Marzolino come lo chiamiamo noi in Toscana è “cugino” del più famoso Tartufo Bianco pregiato con il quale condivide il colore bianco.
Che cos’è il Tartufo Bianchetto Marzuolo o Marzolino?
Meno conosciuto del Tartufo Bianco pregiato, il tartufo bianchetto è una specie diffusa in tutta la penisola italiana e il suo periodo di raccolta va da Gennaio ad Aprile. Il nome stesso Bianchetto evoca una parentela con il pregiato Tartufo Bianco con il quale però condivide solo una vaga somiglianza nell’aspetto. Infatti, ha una forma globosa e liscia con tonalità che possono andare dal bianco al bruno mentre le dimensioni sono più contenute e le venature interne sono più grossolane rispetto al Tartufo Bianco. Meno pregiato ma non meno saporito il Tartufo Bianchetto o Marzuolo, o Marzolino come lo chiamiamo in Toscana, con il suo aroma intenso può regalare sapori inimitabili.
Greta Rovini, Export Manager di Selektia Tartufi, spiega il tartufo bianchetto o marzuolo:
“Tuber albidum Pico o Tuber Borchii Vitt in latino da noi in Toscana è chiamato anche Tartufo Marzolino perché il periodo di maturazione è appunto a Marzo. È un tartufo che appartiene alla famiglia dei tartufi bianchi e un po’ assomiglia al tartufo pregiato – spiega Greta Rovini – Ha un odore molto intenso e si può trovare sia nell’entroterra che nelle zone marittime principalmente vicino al pino marittimo”.
Considerato l’odore molto intenso, come possiamo utilizzare il tartufo marzuolo in cucina?
“Essendo un tartufo con un odore molto intenso e piuttosto agliaceo si consiglia di grattarlo su un uovo al tegamino o sulla pizza”. Anzi, secondo Simone Calugi di Selektia Tartufi “la ‘morte sua’ è sulla pizza, pizza rigorosamente bianca con la mozzarella di bufala e guai a mettere il pomodoro!”.
Non importa come lo chiamate: il tartufo bianchetto, marzuolo o marzolino con il suo profumo intenso è certamente da provare… sulla pizza rigorosamente bianca: uno splendido abbinamento di pizza e tartufo!