Guida pratica e consigli dello chef
I nostri tagliolini sono impiattati, caldi e fumanti e con aria solenne e soddisfatta ci accingiamo da dare una bella “grattata” di tartufo bianco di San Miniato. Ma quale strumento dobbiamo utilizzare?
Che sia bianco o nero, il tartufo deve essere tagliato con strumenti professionali che non ne alterino né il sapore né l’aspetto e che evitino sprechi di prodotto. La grattugia e taglierina per tartufo diventa quindi un alleato prezioso in cucina quando dobbiamo arricchire i nostri piatti con questo prelibato ingrediente ed è necessario sceglierla con grande cura.
Fedele alleato dello chef sono le grattugie e le taglierine per tartufo o affetta tartufi e la differenza tra le due si trova essenzialmente nella qualità e misura del taglio.
Le grattugie per tartufo, che più precisamente si chiamano grattugie micrograin, tagliano il tartufo in filamenti esaltandone l’aroma e incrementandone il volume limitando notevolmente la quantità di prodotto utilizzata.
Le taglierine per tartufo o affetta tartufi tagliano il tartufo in lamelle. Possono assumere varie fatture ed essere realizzate con i materiali più svariati: completamente in acciaio inox o arricchite con manico in legno di olivo o palissandro. Qualsiasi forma esse abbiano l’elemento essenziale di un buon affetta tartufi è senza dubbio la lama. La lama, ovviamente in acciaio inox e ben affilata, può essere liscia o ondulata e si può scegliere l’una o l’altra in base al taglio che vogliamo ottenere. La maggior parte di quelle che si trovano in commercio hanno una piccola rotella in grado di regolare lo spessore del taglio. Ciò permette di assecondare ogni esigenza dello Chef nel guarnire i piatti a base di tartufo.
Le grattugie e taglierine per tartufo diventano quindi un accessorio indispensabile per le cucine dei grandi Chef ma anche di tutti gli appassionati del tartufo bianco e nero. Per esaltare la qualità del prodotto consigliamo di scegliere sul nostro shop la esclusiva taglierina Selektia.
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